“Quando si guardano le opere di Ivan Cangelosi, si fa fatica a credere che esse non siano state dipinte. Più da vicino esse si osservano, più sbalorditivo diventa ciò che si ha di fronte, e cioè che ogni quadro, ogni immagine rappresentata è costituita da migliaia, anzi milioni di minuscole lettere. E non si tratta semplicemente di una distribuzione arbitraria di lettere ma di una traduzione in immagini di interi testi letterari, romanzi in particolare, lunghi centinaia di pagine.
Ciò che impressiona, ancor più che l’enorme impegno tecnico della riscrittura a mano di migliaia di parole, di centinaia e centinaia di pagine, è il fatto che davanti ai nostri occhi, queste lettere, parole, frasi, hanno improvvisamente un significato totalmente nuovo. L’intero testo letterario è qui, davanti a noi, trasformato in immagine. Esso non ha perso la sua aura, piuttosto si è trasformato in qualcos’altro.
Ad Ivan Cangelosi, con i suoi quadri scritti a mano, riesce un’operazione straordinaria: egli unisce la letteratura e l’arte; più precisamente, trasforma la letteratura in arte figurativa. Egli instaura pertanto un rapporto tra due ambiti intellettuali e spirituali che soltanto l’essere umano possiede, e rende in questo modo chiaro che letteratura e arte sono le forme d’espressione più alte per noi.
Ivan Cangelosi riesce ad incantarci con le sue opere in maniera unica. Da un lato ci conduce alle origini della scrittura, quando essa – come calligrafia – era ancora una categoria dell’arte e come tale si legittimava verso l’esterno, al di là del proprio contenuto; dall’altro, fa nascere in noi, nei confronti dei libri che vediamo raffigurati e che abbiamo a cuore, nuove improvvise associazioni. Associazioni prodotte da Ivan Cangelosi attraverso un ricamo raffinato di lettere di quelli che vengono considerati moderni arazzi. La sua arte, pur essendo contemporanea, non è asservita allo spirito del nostro tempo. Senza seguire le tendenze della moda, egli rappresenta i flussi temporali dello Spirito. Egli ha scelto una via chiara e ha deciso di percorrerla fino in fondo senza tentennamenti o tentazioni strabiche verso le leggi ed i metodi del mercato dell’arte.
La definizione del nostro modo d’essere è l’arte. Lo scopo dell’evoluzione è la bellezza. Rispetto a ciò, le opere di Ivan Cangelosi ci conducono molto più vicino verso tale scopo.
(Otto Hans Ressler, Esperto d’arte e Scrittore. Direttore della casa d’aste Ressler Kunst Auktionen di Vienna ed ex direttore della casa d’aste Dorotheum)