La divina commedia – Inferno
© Ivan Cangelosi, 2012
107X86 cm
Inchiostro su carta
Tecnica – Scrittura a mano dell’intero cantico di Dante Alighieri – Lingua Volgare
Materiale e supporto – Penne e carta
Categoria–Politica/Religione
Sul Poema – “La Divina Commedia” è un poema di Dante Alighieri in lingua volgare fiorentina. Composta tra il 1304 ed il 1321, la Divina Commedia è considerata secondo alcuni critici il più grande capolavoro della letteratura di tutti i tempi. Il Poema è diviso in tre parti chiamate “cantiche” (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali è composta da 33 “canti”, tranne l’Inferno che ne ha 34.
Inferno – L’inferno dantesco è immaginato come una serie di anelli numerati, sempre più stretti che si succedono in sequenza e formano un tronco di cono rovesciato; l’estremità più stretta è interamente occupata da Lucifero. In questo Inferno, ad ogni peccato, corrisponde un cerchio, ed ogni cerchio successivo è più profondo del precedente e più vicino a Lucifero; più grave è il peccato, maggiore sarà il numero del cerchio.
Descrizione del quadro – Il quadro, nel quale prevale il colore rosso (il fuoco dell’inferno), altro non è che uno “stereogramma”. Lo stereogramma è un’immagine piana bidimensionale atta a fornire un’illusione di profondità. In questo caso, si tratta di uno stereogramma “a punti casuali” la cui corretta visione ad occhio nudo necessita di tecniche particolari. Con la tecnica detta” wall-eyed” (questa tecnica consiste nella “NON messa a fuoco” diretta dell’oggetto osservato bensì in un focalizzare un punto immaginario oltre lo stereogramma), sarà possibile visualizzare una spirale a cerchi concentrici tridimensionale (rappresentanti i gironi infernali) che si sviluppa in profondità. Con la tecnica detta “cross-eyed (incrocio degli occhi) sarà possibile vedere la suddetta spirale “venir fuori” dal quadro in maniera tridimensionale ”.
Questo quadro è il primo stereogramma al mondo realizzato attraverso la scrittura a mano.