” PAROLE MORTE – RESURREZIONI SEMANTICHE”
© Ivan Cangelosi, 2024
100 x 80 cm
Inchiostro su carta
Tecnica – Scrittura a mano
Sia per significato, sia per tecnica e tonalità cromatiche, quest’opera è antitetica (e quindi deve essere osservata in contrapposizione) al quadro intitolato “Parole vive: il DNA di un testo letterario”, di cui ho pubblicato alcune foto e video qualche giorno fa.
Esso si intitola “Parole morte: resurrezioni semantiche” ed è stato realizzato invertendo il rapporto tra il numero di linee verticali ed orizzontali tracciate nel quadro “Il DNA di un testo letterario”, ovvero tracciando 188.213 linee orizzontali e 9.132 linee verticali utilizzando tonalità cromatiche scure (il nero e 2 variazioni di grigio). Le figure “emerse” dalla sovrapposizione delle linee orizzontali sono casuali, nel senso che possono essere considerate il risultato estemporaneo ed indeterminato del processo creativo.
Le due opere hanno in comune il tema del rapporto tra il valore semantico del testo scritto (e delle parole in genere) e l’immagine. Nel quadro “Parole vive: il DNA di un testo letterario”, la forza e la capacità delle parole di comunicare in maniera precisa, non ambigua, un concetto, sono rappresentate attraverso una immagine ordinata e colorata. Nel quadro “Parole morte: resurrezioni semantiche”, il concetto sopra esposto è ribaltato: le linee non sono più verticali e colorate ma orizzontali, piatte, nere e grigie come fossero “morte”.